UN PRODOTTO, UNA STORIA DA RACCONTARE.

Nelle osterie della Val Baganza si racconta la storia di un giovane cavaliere di nome Giacomo, che intraprese la Via Francigena, fece incetta di carni e formaggi, tra cui un prosciutto già rinomato per la sua qualità. Il percorso era lungo e a ogni sosta divideva il cibo con gli altri pellegrini. In breve tempo si sparse la voce che il cavaliere portava con sè un prosciutto così buono che persino l’arcivescovo di Canterbury ne attendeva l’arrivo, tuttavia quando Giacomo arrivò, del prosciutto vi era rimasto soltanto l’osso. L’arcivescovo restò con questo desiderio terreno che lo accompagnò tutta la vita e per questa sua rinuncia lo fecero Santo.

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UN COMMESSO VIAGGIATORE DI NAPOLI NE PARLA COSì:

“Tra le colline di Parma nasceva il Prosciuttificio San Giacomo, azienda artigianale, adita alla lavorazione del Prosciutto di Parma, un vero gioiello prodotto per i palati fini e i grandi specialisti dell’alta salumeria, il cui processo di lavorazione parte dalla scelta esasperata della materia prima, selezionandola dai migliori macelli della zona. Un prodotto unico, alto di cassa, morbido, taglio alto ben rifilato e ben conformato, gambo corto, giusto grasso, da mangiare, stagionatura e pezzatura secondo richiesta, destinato ai veri mangiatori e buongustai di prosciutto, profumato al taglio e irresistibile al sapore. Basta provare per dare un senso dolce alla vita.”

LA TERRA DOVE NATURA E UOMO VIVONO IN SIMBIOSI.

Un luogo in cui l’aria, l’acqua e la terra danno vita a un prosciutto che è un vero gioiello.
Un prodotto straordinario che nasce dalla mano dell’uomo coadiuvato dalla natura.
Un prodotto che è una vera delizia!
È il Prosciutto di San Giacomo!

Un prosciutto, un gusto che va oltre il tempo e lo spazio.

Gli artigiani del prosciutto di San Giacomo sono coloro che hanno trasformato un mestiere in un’arte, un rito e una mania. Producono un prosciutto che al taglio si presenta come un prezioso tessuto rosso e vellutato, un processo che è stato perfezionato negli anni.
Guido Alessandri, un “masè” della campagna parmense, tramandava già dagli anni ‘50 un’antica tradizione norcina che deliziava i palati della gente. Di seguito il San Giacomo ha preservato questa tradizione replicandola in grandi numeri, fino a 70.000 prosciutti all’anno, unendo la sapienza degli antichi alle più astute diavolerie contemporanee. Il prosciutto dal color rubino fu presto apprezzato in tutto il mondo da Germania, USA, Francia, Belgio, Svizzera, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo; e persino dai esigenti: Giappone, Canada, Hong Kong e altri per la sua qualità e sicurezza alimentare.

Il Prosciutto di San Giacomo dal cuore rubino è composto interamente da Prosciutto di Parma ed è prodotto attraverso un lento processo di stagionatura senza conservanti, nitriti, nitrati o glutine.

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